Uno dei primi e più importanti passaggi che possono mettere a riparo le nostre informazioni sui siti web è la scelta delle password di accesso: una password troppo prevedibile fa pensare a che chiude la porta della propria casa con una cordicella annodata e basta. Altri passano, slegano la cordicella ed entrano. \
Come fare allora? Prendiamo in considerazione due aspetti fondamentali per la scelta della password: la sintassi e la semantica.
Per quanto riguarda la sintassi, sempre più frequentemente si applicano delle regole che costringono l'utente ad inserire una password che sia lunga almeno 8 caratteri, di questi almeno un certo numero sono maiuscole, almeno un certo numero minuscole, che ci sia un numero e/o un segno di interpunzione. Queste regole sono automaticamente applicate e non possiamo eluderle. Quindi una password del tipo Qs657hdgt è perfettamente regolare ma ha solo piccolissimo difetto: molto complicata ricordarla. Immaginiamo di doverne ricordare almeno una decina allora il compito diventa veramente arduo.
Come fare allora?
Semantica della password.
Per conservare la complessità di una password dobbiamo darle un significato che ci aiuti a ricordarla al passare del tempo. Esistono tante tecniche di memorizzazione tramite associazione logica. Tra le tante quella che ho trovato più simpatica e familiare da ricordare è la seguente.
Canta che ti password
Prendete tutti i siti cui avete accesso e divideteli in tre categorie secondo criterio di importanza. Nel primo gruppo inserite i siti (o gli account) più importanti cioè quelli che hanno un diretto impatto economico. Esempio la banca, il gestore telefonico, compagnia di assicurazione, l'email principale e i vari social network.
Nel secondo gruppo inserite gli account di media importanza cioè quelli il cui impatto economico è non così drammatico in caso di furto di identità, e al terzo gruppo quelli di minima o nessuna importanza.
Adesso lasciate tutto, alzatevi, fatevi una bella passeggiata distensiva e ripensate all vostra avventurosissima vita. Pensate alle tre canzoni più importanti della vostra vita. Canticchiatele e scegliete, per ognuna, il verso più bello o quello che ricordate meglio. Appena possibile trascrivete i versi e convertite alcune lettere in numeri secondo un vostro criterio.
Un tipico esempio è la conversione delle vocali con il numero che più si avvicina sl segno grafico, esempio la A=4, E=3, I=1, O=0, U=6.
In questa fase conta molto la vostra creatività, pena una inevitabile prevedibilità. Ho usato l'esempio precedente proprio per evitare che lo usiate davvero. A questo punto le vostre tre password sono pronte per sostituire quelle che avete usato fino a questo momento. Ovviamente quanto più spazierete nell'ascolto della musica, tanto più avrete possibilità di creare password sicure.
Perché tutto questo?? Sicuramente per ridurre un eventuale furto di identità. Ma di questo ne parleremo più appronditamente nel prossimo articolo.